Efficienza energetica

ACQUA CALDA

 

  1. Scegliere la forma di energia
    Vale la pena guardare in dettaglio come si risponde al bisogno d'acqua calda.

    Ripartizione del consumo di energia per acqua calda sanitaria nel settore domestico - Rapporto ENEA 2004


    Il grafico non significa che il 29% delle famiglie usa ancora il boiler elettrico per produrre acqua calda, ma che quelle poche che lo usano ancora incidono per il 29% sul consumo totale per la produzione di acqua calda nel settore domestico.
    L'energia elettrica è ottenuta bruciando combustibile in una centrale elettrica, con una dispersione di circa il 60% dell'energia, dopodichè l'elettricità è portata da alta a bassa tensione fino in casa (perdita di circa 8-10%) ed infine è utilizzata per scaldare una resistenza che produce di nuovo calore. Queste trasformazioni comportano un bilancio energetico fallimentare che costa molto al portafoglio.

    Una famiglia che scaldi l'acqua con un boiler elettrico consuma in media 2461 kWh all'anno: 5 volte il consumo annuo per il frigorifero, 20 volte il consumo annuo per la lavatrice. L'investimento necessario per sostituire un boiler elettrico con uno a gas si ripaga in meno di 3 anni con i risparmi energetici ottenuti. Da lì in poi inizia il risparmio economico. Chi ha in casa un boiler elettrico ha una grande opportunità d'investimento: la sua sostituzione con uno scaldabagno a gas.

    Si possono ottenere risparmi considerevoli anche con l'aiuto del sole, utilizzando i pannelli solari termici collegati ad una caldaia o direttamente nell'impianto idraulico dell'acqua calda.


  2. Scegliere quale caldaia
    E' opportuno scegliere un'unica caldaia a gas per acqua calda sanitaria e riscaldamento domestico; il sistema consigliato nella scheda tecnica sul riscaldamento è quello della caldaia a condensazione.
    L'integrazione col sistema solare rende ancora più vantaggiosa questa soluzione.

  3. Scegliere come usare ciò che consuma energia
    Risparmiare acqua sta diventando sempre più importante, ma risparmiare acqua calda significa anche risparmiare energia; anche qui la bolletta se ne accorge.

    Vi sono molti casi in cui non si usa l'acqua per riempire un recipiente, ma per risciacquare qualcosa utilizzando il suo getto. In commercio si trovano per pochi euro riduttori di flusso che, miscelando l'acqua con l'aria, riducono la quantità d'acqua prelevata del 50%, a parità di efficacia del getto. Esistono sia per il rubinetto che per la doccia.

    Anche senza i riduttori di flusso, fare la doccia richiede molta meno acqua calda rispetto a fare il bagno.

 

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