Il turismo, molto di più degli altri settori, sfrutta le risorse ambientali non rinnovabili come principale materia prima per la propria funzione produttiva. Per analizzare i diversi impatti producibili, bisogna prima di tutto, distinguere due tipologie di turisti:
- i turisti giornalieri pendolari;
- i turisti che soggiornano per un tempo più o meno prolungato.
Il turismo pendolare in genere produce impatti vincolati agli spostamenti dal luogo di residenza alla località turistica, con la conseguente congestione della viabilità stradale, l’inquinamento acustico provocato dai mezzi di trasporto, le emissioni in atmosfera legate ai gas di scarico dei veicoli e non meno importante, la grande produzione di rifiuti.
Il turismo più prolungato,invece, porta impatti direttamente a carico di strutture ricettive come alberghi, ristoranti, campeggi, assistendo nei periodi di massimo afflusso a picchi elevatissimi dei consumi di acqua, energia elettrica, combustibili per il riscaldamento (ad esempio in località montane) e della produzione di una maggiore quantità di acque di scarico.
Il consumo di acqua nel settore turismo riferito alle strutture alberghiere italiane risulta pari a 120 milioni di mc/anno.
Nella Figura in alto si può notare come i consumi idrici legati all’attività alberghiera siano doppi rispetto a quelli del settore domestico. Per consentire il confronto tra i consumi nelle strutture ricettive ed i consumi domestici, sono stati considerati i consumi imputabili alle sole attività di pernottamento e ristorazione svolte nelle strutture ricettive.
Analogamente, il consumo di energia elettrica complessivo nelle strutture alberghiere italiane è di 9.200 milioni di MJ/anno e risulta pari a quattro volte quello civile, come mostrato nella Figura in basso.
Perciò un’analisi delle buone pratiche esistenti in materia di miglioramento ambientale nel settore alberghiero permette di ipotizzare che con un risparmio nei consumi idrici e nei consumi energetici rispettivamente del 10% si otterrebbe un risparmio pari a 12 milioni di mc/anno di risorsa idrica e di circa 1.000 milioni di MJ/anno di energia elettrica.
(fonte ITC-CNR)
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